Nella giornata di ieri sulle mura e sulle scale esterne dell’Istituto Alberghiero di Brindisi sono comparse scritte omofobe nei confronti di un ragazzino minorenne, con tanto di nome e cognome. Le scritte omofobe sono state fatte rimuovere immediatamente dal dirigente scolastico Vincenzo Antonio Micia.
Gli altri studenti dell’istituto non sono però rimasti in silenzio: hanno deciso di reagire fermamente a questo grave episodio di bullismo e hanno organizzato una manifestazione spontanea fuori dall’istituto, esponendo decine di striscioni di solidarietà con
l’hashtag #SiamoTuttiFroci. Alla manifestazione, nel cortile dell’istituto, hanno partecipato anche i docenti e ragazzi delle altre scuole superiori della città.
Questa mattina durante la manifestazione è intervenuto anche il ragazzo vittima degli insulti. Parlando ai suoi coetanei, pubblicamente, ha detto: «Io sono fortunato, ho accanto la mia famiglia e i miei amici, oggi la vostra vicinanza mi fa sentire più forte in questo mio percorso di vita».
Per i rappresentati degli studenti dell’Alberghiero di Brindisi e Carovigno, questo episodio «testimonia quanto siano ancora radicate, proprio tra noi giovani, l’ignoranza, la paura del diverso e l’intolleranza. Gli autori di queste scritte possono idealmente essere associati a quell’esercito di balordi e criminali che picchiano i barboni, insultano i migranti, violentano le donne. Vorremmo poter fare qualcosa per questi poveri di spirito, loro sì deviati e pericolosi, forse poco amati, certamente trascurati e male educati, ridotti ad essere mine vaganti che tentano di darsi un’identità attraverso atti di bullismo». «Questa scuola – ha concluso il preside Micia – costruisce ponti e non permetterà l’omofobia».
Un’iniziativa semplice ma di grande efficacia che siamo felici arrivi dai cuori dei più giovani, la nostra speranza per un futuro migliore.