È passata quasi una settimana dalla fine del retrogrado Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona, eppure le polemiche sembrano non voler terminare. Questa volta responsabile dello scalpore è Patrizia Del Giudice, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia.
Tutto parte da un post su Facebook scritto dall’avvocato Fabio Candalice, che salutava proprio l’avvio del congresso di Verona scrivendo: “I faraoni Lgbt e i radical chic d’ogniddove (sic) con la loro risaputa arroganza dittatoriale sono ormai prossimi alla pernacchia universale che li spettinerà.” Fra i commenti, quello della presidente della commissione Pari opportunità: “Tentare di continuo di censurare il mio pensiero di famiglia naturale non mi istigherà a diventare violenta ne (sic) nel mio linguaggio ne (sic) nel mio modo di essere. Se ne facciano una ragione.”
Le reazioni delle associazioni LGBTI
Immediata la reazione delle associazioni arcobalento, prima tra tutti MiXED Lgbti che chiede le immediate dimissioni di Del Giudice. “Troviamo inconcepibile – afferma il comunicato – che una persona a favore del Congresso delle Famiglie di Verona, noto alla cronaca per le posizioni fortemente omofobiche e maschiliste che porta avanti, occupi il ruolo di Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Puglia.”
Le Dichiarazioni della consigliera De Simone
Sulla vicenda si è espressa anche Titti De Simone, consigliera politica del presidente Michele Emiliano. “Le dichiarazioni di Patrizia Del Giudice sono totalmente inopportune, ancor più perché espresse a titolo personale, nell’esercizio di un ruolo istituzionale. Non è la prima volta che la presidente si lancia in dichiarazioni personali che contraddicono il ruolo e gli obiettivi dell’organismo che dovrebbe rappresentare. Sono mesi che attendo di essere convocata dalla presidente in commissione sul disegno di legge regionale contro l’omo-transfobia. […] Con questo comportamento di parte sta danneggiando il compito istituzionale della commissione di cui ella dovrebbe essere attenta garante.”
Online una petizione per chiederne le dimissioni
A seguito delle dichiarazioni della De Simone, Agedo Puglia ha pubblicato online la petizione #tunonmirappresenti per chiedere al Consiglio regionale la revoca del mandato di Del Giudice. “Con le sue dichiarazioni esternate non in veste di libera e privata cittadina ma nella sua veste istituzionale, ha reso il suo ruolo di fatto incompatibile con i principi ed i valori fondanti delle politiche di pari opportunità che da tanti anni valgono non solo per le donne ma per tutti.”
Come rete di Arcigay pugliesi, aderiamo anche noi alla petizione. Chiediamo pertanto di firmare e diffondere il comunicato.
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