Compiere 100 anni è un traguardo importante. Ma lo è ancora di più se a festeggiare il centennale è il “paziente di Lisbona”. È questo lo pseudonimo, dato dai ricercatori dell’ospedale di Lisbona nel loro studio documentato, alla persona più anziana al mondo con HIV ancora in vita. Inoltre, l’uomo gode di buona salute, la sua carica virale non è rilevabile e vive ancora a casa per conto proprio.
A causa dello stigma che purtroppo ancora colpisce le persone sieropositive, l’anziano e la sua famiglia hanno chiesto di mantenere l’anonimato, ma il lisboneta è stato ben lieto di rilasciare un’intervista alla tv canadese CTV News. “Sono felice” ha dichiarato l’uomo. “Ho trascorso gli ultimi tre anni senza alcuna difficoltà e senza alcun problema.”
L’uomo si ricoverò in un ospedale vicino Lisbona nel 2004 per una particolare forma di colite e un linfoma. Dopo che alcuni accertamenti scoprirono una bassissima conta dei suoi CD4, gli fu diagnosticato un AIDS conclamato. Aveva 84 anni, non aveva idea di cosa fosse l’HIV o di come avesse potuto contrarre il virus.
Dopo aver scoperto la malattia, l’allora ottantaquattrenne decise di combatterla. Tuttavia il suo medico curante, il dottor Henrique Santos, ebbe molti dubbi prima di iniziare il trattamento chemioterapico. “Data l’età avanzata, qualcosa sarebbe potuta andare storta” ha raccontato il medico alla CTV. “Avrebbero potuto esserci segni di tossicità, poteva non reggere il trattamento o interromperlo. Dovevamo considerare ogni scenario.”
Quindici anni dopo è chiaro che il team medico ospedaliero prese la giusta decisione. Secondo i medici, la salute del “paziente di Lisbona” può essere attribuita al fatto che ha vissuto uno stile di vita attivo e salutare e dal giorno della diagnosi assume i farmaci per l’HIV quotidianamente. Il paziente di Lisbona è un segnale di speranza per le persona con HIV, che dimostra come con l’HIV sia possibile non solo vivere a lungo, ma anche in salute.