Almeno 20 mila manifestanti, secondo le stime delle forze dell’ordine, si sono riversate nelle strade della città di Verona contro il Congresso Mondiale delle Famiglie. Almeno il doppio secondo gli organizzatori. Il corteo organizzato da Non Una Di Meno con il supporto di Arcigay, dei sindacati CGIL, CISL e UIL, di tutto il centro-sinistra e dei radicali è stato un assoluto successo.
La marcia transfemminista si contrappone e si oppone a quanto portato avanti dai relatori del convegno in materia di aborto, autodeterminazione femminile, omosessualità e famiglie omogenitoriali. Con mezzi di trasporto autonomi o attraverso pullman organizzati da Arcigay e altre associazioni lgbti e femministe, moltissime persone sono arrivate ieri in città. Tra i presenti al corteo anche Laura Boldrini, Monica Cirinnà e Vladimir Luxuria
Queste le dichiarazioni di Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay:
“Sarà una manifestazione straordinaria, nella quale convergeranno tante sigle e tanti mondi, tenuti assieme dalla comune battaglia per l’autodeterminazione e la libertà di scelta. La compagine clerico-fascista che sta dietro al Congresso delle Famiglie domani riceverà la risposta sonora di tutto il nostro Paese. Questo segnale, a fronte del coinvolgimento di alcuni ministri e rappresentanti istituzionali nel congresso, dovrà rappresentare un monito inequivocabile per Governo e Parlamento: giù le mani dai nostri corpi, dalle nostre famiglie, dalle nostre scelte e dai nostri desideri.”
Ed una manifestazione straordinaria lo è stata davvero. Basti guardare le tante foto e tweet che hanno riempito la rete nelle ultime 24 ore.